Luoghi da visitare

Forcella è una comunità formata dai tre insediamenti di Santi, Casaline e Menzano, tutti situati nell’omonima valle.

Già frazione di Preturo, insieme a San Marco, Pozza e Cese, venne con questa associata al comune dell’Aquila. Si tratta di centri di dialetto aquilano.

Il toponimo è formalmente trasparente, trattandosi di un diminutivo del latino furca. Se per alcuni tale appellativo indica il valico che mette in comunicazione il bacino dell’Aterno con la piana di Cascina e, quindi, con la via Salaria ed il reatino, appare però più probabile che esso si riferisca alla forca, ossia alla biforcazione formata dai due rami della valle che, proprio fra le tre ville di Forcella si uniscono. Prima dell’epoca normanno-sveva, tale designazione ha solo valore toponimico, ed è quindi relativo ad un abitato ancora sparso, mentre la prima menzione come castrum si ha nel sec. XII (…Forcellam…) ma è probabile che tale termine avesse solo valore amministrativo, non corrispondendo ad un effettivo castello. Viceversa, nello stesso periodo è menzionato il castello di Cesura, sorto su una cresta, in posizione dominante dell’intera vallata. Entrambi questi castra contribuirono alla fondazione della città dell’Aquila, pur essendo ai confini col contado reatino; il castello di Cesura, poi, venne distrutto nel sec. XIV ed i locali si insediarono stabilmente in città. Le tre ville di Forcella hanno sempre mantenuto la loro individualità. Quella che oggi è semplicemente Santi, viene chiamata, ancora nel sec. XVI, Villa San Donato, dalla omonima parrocchiale (dedicata anche a Sant’Angelo).

Di questa chiesa di San Donato, più volte restaurata, non rimane nulla di anteriore al sec. XVII, mentre sono visibili i ruderi del castello di Cesura, a monte dell’abitato di Casaline.

Le tre ville della Forcella sono disposte lungo la valle nota come Rio di Forcella, tributaria dell’Aterno, dove sfocia nella piana di Amiterno. Il territorio montano di competenza di Santi, Menzano e Casaline occupa, pertanto, i crinali alla sinistra ed alla destra orografica della valle.

Sulla sinistra orografica, il tenimento ha inizio dai confini con San Marco, altra frazione di Preturo, con le propaggini di cìma rùa (1235 m) e prosegue con il crinale che funge da spartiacque rispetto al bacino chiuso di Foce, a confine con Colli di Barete. Oltre la sella delle cónghe (985 m), il crinale si alza nella montagna di castégliu (1108 m) sopra Casaline, dove sorgeva il castello di Cesura, per abbassarsi di nuovo alla fórca e castégliu (1041 m). Da qui comincia la montagna dei pìzzi (1316 m), divisa fra la Forcella ed il Termine di Cagnano, la quale sovrasta da nord il valico della cróce egli casajì, attraversato dalla provinciale di Cascina, che costituisce la testata della valle della Forcella, separandola dal piano di Cascina. A sud del valico, sulla destra orografica della valle, c’è l’alto crinale di mónde càola (1898 m), diviso fra la Forcella e Scoppito, che funge da spartiacque verso la valle di Sella di Corno, anch’essa tributaria dell’Aterno. Verso est, il crinale si abbassa alla sella dei purcìni (1462 m), e si alza di nuovo con il collàutu (1478 m). Più oltre, c’è la fórca e sàndi (1136 m), e la montagna di fiataéndu (1264 m), alla quale termina il tenimento della Forcella e comincia quello di San Marco. La valle è ricca di sorgenti e fontane. Oltre la fónde e fóce, situata nell’omonimo pianoro ma in tenimento della Forcella, non lontano da Santi c’è la sorgente di puzzìgliu, alle pendici dei pìzzi la fónde egliu péschju, nei pressi di Menzano la rìtola, sulle pendici di mónde càola la noàra e la Sorgente Lepuni, sotto il tavolato di fiataéndu la fónde egli’ùrsu. I sentieri CAI interessati sono il n° 7L, dalla provinciale di Cascina, ed il n° 7E da Santi, alla cima di Monte Cavola, il n° 16A da Casaline alla cima della Selva.

Fonte: https://digilander.libero.it/toponomastica/forcella.html

torna all'inizio del contenuto